venerdì 10 aprile 2009

Un pensiero per l'Abruzzo

Ho sentitio il bisogno di scrivere queste righe alla fine di questa triste giornata. Un pensiero per l'Abruzzo, anzi tanti, un'infinità e tutti carichi di dolore. Non riesco a togliermi dalla mente quella piccola bara bianca. L'ho vista oggi e mi si è scolpita nell'anima. E ce n'erano anche altre bianche e tante, troppe, altre tutte con dentro un vita spezzata da 20 secondi di furia incontenibile della natura. Non riesco a non pensare a questa tragedia; guardo i miei figli e penso che, per quanto possa amarli e per quanto sia disposta a dare la mia vita per la loro, sono impotente di fronte a questo tipo di pericolo. Oggi sono veramente addolorata e vedere scorrere sul video i nomi di tutte quelle persone decedute mi fa male, male , troppo male.
Oggi mi figlia ha festeggiato i suoi 7 anni e non nascondo che mi sono sentita a disagio. Un disagio interiore, quasi avessi mancato di rispetto a chi questa mattina ha detto addio ai propri cari. Abbiamo parlato questi giorni del terremoto e di cosa è successo a poche centinaia di chilometri da casa nostra e i miei figli hanno capito la gravità della cosa, se non altro i 2 più grandi. Ma di certo non la vivono come la può vivere un adulto e questo compleanno, tanto atteso e da qualche giorno organizzato, non potevo negarlo a Martina. Chiedo scusa se in questo giorno del silenzio ho offeso gli animi di chi era in lutto. Ma credetemi, ho avuto e ho tutt'ora la tristezza nel cuore.

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